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Da Guantanamo all’Australia diritti violati

Da Guantanamo all’Australia  diritti violati
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L’Australia  ha violato i diritti di un suo cittadino, David Hicks, tenendolo in carcere, nonostante fosse stato costretto ad accettare un patteggiamento con le autorità degli Stati Uniti come condizione per il suo ritorno in patria. E’ quanto sostengono  esperti di diritti umani delle Nazioni Unite.  Hicks venne arrestato in Afghanistan nel 2001 e inviato alla base navale americana di Guantanamo  a Cuba nel gennaio 2002. Nel marzo 2007, dopo essersi dichiarato colpevole come parte di un patteggiamento, è stato condannato a sette anni di detenzione  in base alle leggi militari americane con l’accusa di “fornire sostegno materiale al terrorismo”. L’accettazione del patteggiamento era una condizione per il suo ritorno in patria. Venne trasferito nel maggio 2007 in Australia dove ha scontato  i restanti sette mesi della pena in carcere.

Gli accordi sul  trasferimento dei prigionieri permettono ai condannati all’estero di scontare la pena nel proprio paese. Ma secondo  Fabian Salvioli, presidente del Comitato delle Nazioni Unite per i diritti umani, ‘gli Stati non dovrebbero emettere sentenze in presenza di prove  che siano stati violati i diritti dell’accusato, come è chiaramente  il caso di Hicks’. Secondo il Comitato ONU per i diritti umani, Hicks, al fine di sfuggire alle violazioni a cui è stato sottoposto a Guantanamo, “non ha avuto altra scelta se non quella di accettare i termini del patteggiamento’. La pena inflitta  è stato il risultato di un “flagrante diniego di giustizia” e continuare a tenere in prigione Hicks come risultato della transazione di trasferimento  è  una restrizione sproporzionata del diritto alla libertà, in violazione alla Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici (ICCPR).

Le serie preoccupazioni  circa la correttezza delle procedure da parte della Commissione militare degli Stati Uniti avrebbero  dovuto essere sufficienti  a far dubitare  le autorità australiane sulla legalità e legittimità della pena inflitta a Hicks, sostiene  Salvioli.  Funzionari australiani hanno anche visitato Hicks a Guantanamo e avrebbero dovuto, secondo Salvioli,  comprendere le condizioni in cui è stato detenuto.

17.03.2016

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1 Commento

  1. Mauro B. Marzo 20, 13:56

    Sono d’accordo.

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